
Gli ex componenti degli statunitensi Rapture.
Scioltisi nel 2014, i Rapture sono stati un gruppo indie rock statunitense altamente innovativo. La scuderia della DFA, la casa discografica emblema della scena rock-elettronica anni 2000 (comandata da James Murphy degli LCD Soundsystem), aveva infatti prodotto, soprattutto nei primi lavori del complesso, un ottimo mix di post-punk e rock scanzonato. Nessuno ha suonato come i Rapture, almeno per qualche anno. Ma andiamo con ordine.
“Echoes”, 2003
L’esordio dei Rapture riscuote un immediato successo di critica: proclamato album dell’anno da Pitchfork, è senza dubbio uno dei più innovativi dello scorso decennio. Brani davvero buoni ne abbiamo: tra di essi in particolare la title track, House Of Jealous Lovers e la doppietta iniziale composta da Olio e Heaven. La voce di Luke Jenner aggiunge forza all’insieme. Insomma, uno dei CD da ascoltare per capire la scena indie degli anni ’00. Voto: 8,5.
“Pieces Of The People We Love”, 2006
Al secondo lavoro, i Rapture cercano di cambiare parzialmente il loro sound: meno “cowbells” e maggiore ricerca della melodia. Un disco più pop, dunque, per certi versi. Molti storcono il naso, ma il pubblico dimostra di apprezzare la decisione. Tra le canzoni più riuscite abbiamo Get Myself Into It, la celebre Whoo! Alright-Yeah…Uh Huh e la potente First Gear. Niente di eccezionale, ma certamente un discreto disco indie rock. Voto: 7,5.
“In The Grace Of Your Love”, 2011
L’ultimo disco (ad oggi) dei Rapture contiene una inattesa svolta dance: bisogna dare atto al gruppo di voler sempre cambiare registro, cosa non comune. Non tutto gira alla perfezione, ma alcune melodie sono innegabilmente belle. Tra di esse contiamo la title track, la ipnotica Roller Coaster e la danzereccia How Deep Is Your Love?. Il tema dominante, come si intuisce, è proprio l’amore. Amore di Jenner per il padre e dei Rapture per la musica; peccato che la loro breve storia assieme sia finita così presto, ma i tre LP del gruppo non rimarranno nel dimenticatoio. Voto: 7.
Prendo nota, al tempo li avevo ignorati.
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