Il nuovo anno è appena cominciato, ma ad A-Rock è già tempo di analizzare i nuovi CD in uscita. In particolare, volgiamo la nostra attenzione ai dischi più attesi del 2019, un anno che promette di chiudere più che degnamente la decade.
Se negli anni scorsi avevamo menzionato come attesissimi i nuovi dischi di Liam Gallagher (2017) e Arctic Monkeys (2018), quest’anno noi amanti del rock abbiamo due band attese al varco: Vampire Weekend e Tame Impala. Partiamo dagli statunitensi: Ezra Koenig e compagni ci avevano illuso che il seguito del bellissimo “Modern Vampires Of The City” (2013) sarebbe arrivato l’anno scorso, ma hanno poi dichiarato che uscirà in primavera. Beh, dopo sei anni, l’attesa è spasmodica. Lo stesso vale per i Tame Impala: a quattro anni dallo squisito “Currents” gli assi della neo-psichedelia ci sorprenderanno ancora?
Abbiamo peraltro già delle date per degli artisti molto stimati da pubblico e critica: i Deerhunter hanno annunciato che il loro nuovo lavoro, “Why Everything Hasn’t Already Disappeared?”, uscirà il 18 gennaio, mentre “Dolphin”, nuovo CD di Noah Lennox aka Panda Bear, uscirà l’8 febbraio. Infine, i Weezer dovrebbero uscire con il famigerato “black album” il 1° marzo.
Restando nel rock, i Raconteurs, la creatura di Jack White in letargo dal 2008, hanno dichiarato che un loro nuovo lavoro uscirà nel 2019. Un gradito ritorno, soprattutto per Jack White, che nel 2018 con “Boarding House Reach” ha toccato il punto più sperimentale (per alcuni il più scadente) della sua discografia. Vedremo se tornerà sui più consueti terreni garage rock o se vorrà riprovare a stupire i suoi fans. A maggio dovrebbe uscire il seguito di “A Brief Inquiry Into Online Relationships”, il fantastico terzo LP dei The 1975. La band inglese ha più volte detto che desidera dare un seguito al CD nel 2019: il titolo provvisorio è “Notes On A Conditional Form”, ipotizzare la direzione del lavoro è però un terno al lotto, data la grande versatilità dimostrata da Matt Healy & co. negli anni. Thom Yorke dei Radiohead ha annunciato il seguito della colonna sonora del nuovo “Suspiria”, ma in forma di LP vero e proprio: avremo le stesse atmosfere spaventose? Sembra infine che i Coldplay potrebbero dare un seguito a “A Head Full Of Dreams” (2015). La svolta pop sarà definitivamente compiuta?
Passando al mondo dell’hip hop, il 2019 si preannuncia infuocato: l’ormai mitico “Yandhi” di Kanye West, originariamente in calendario per il 21 novembre 2018, potrebbe uscire da un giorno all’altro… tutto dipende dalle lune di Kanye, come ben sappiamo. Dopo lo zoppicante “Ye”, ci aspettiamo qualcosa in linea con la sua fama di artista visionario. Stesso discorso per Drake: dopo il deludente “Scorpion”, grande successo di pubblico ma indigesto ai critici, il 2019 per lui sarà decisivo. Abbiamo poi Danny Brown, uno dei rapper più arditi del panorama musicale odierno: il seguito di “Atrocity Exhibition” (2016) sarà all’altezza di una discografia così ambiziosa?
Nel mondo pop sono due le “reginette” attese alla definitiva consacrazione: Lana Del Rey e Sky Ferreira. La prima, di cui già sappiamo il titolo del nuovo disco (“Norman Fucking Rockwell”) e la sua data di uscita (29 marzo), saprà dare un degno seguito all’ambizioso “Lust For Life” del 2017? Per quanto riguarda Sky, il discorso è più articolato: di lei si erano perse le tracce dopo il bel “Night Time, My Time” del 2013. Sarà il 2019 l’anno buono per il suo erede? Lo vedremo, il titolo “Masochism” sembra prefigurare un LP piuttosto tormentato. Da segnalare poi il probabile nuovo disco di Lady Gaga, probabilmente più affine come sonorità ai primi lavori della diva che agli ultimi, che erano parsi più intimisti anche come sonorità. Come scordarsi poi di Rihanna? RiRi ha più volte anticipato che il suo nuovo lavoro avrà forti influenze dancehall, rifacendosi quindi ai suoi primi CD. Vedremo se manterrà la parola. Infine, Adele pare avere in rampa di lancio un nuovo disco dopo il clamoroso successo di “25” del 2015.
Analizziamo infine il variegato mondo dell’elettronica: il 2019 pare destinato a vedere i ritorni sulla scena musicale di molti artisti stimati da critica e pubblico. Primo fra tutti Flying Lotus: il talentuoso produttore non pubblica un CD da “You’re Dead!” (2014), l’attesa comincia ad essere prolungata. Altra figura molto rilevante attesa al varco è Grimes: la cantante canadese ha finalmente pronto il seguito all’ottimo “Art Angels” (2015), vedremo se la sua progressione artistica e di pubblico proseguirà. Anche il britannico James Blake pare aver finalmente pronto il seguito del complesso ma affascinante “The Colour In Anything” (2016). Infine, Anthony Gonzalez, mente degli M83, dovrà riscattare un lavoro opaco come “Junk”: ripetere i fasti di “Hurry Up, We’re Dreaming” è difficile, ma il talento non gli manca.
Abbiamo infine alcuni artisti che non pubblicano qualcosa da molti anni, ragion per cui preannunciare un loro ritorno è sempre complicato. Prendiamo i My Bloody Valentine: Kevin Shields aveva detto che un CD sarebbe uscito nel 2018, ma la deadline è stata infranta… vedremo se il 2019 ci porterà in dote il seguito di “m b v” (2013). Stesso discorso per i Chromatics: l’erede di “Kill For Love” vedrà mai la luce? Il 2019 potrebbe essere l’anno fatidico.
Il nuovo anno si preannuncia quindi un anno molto caldo musicalmente parlando: vedremo se gli artisti qui menzionati (e quelli che ancora non hanno annunciato nulla) confermeranno le nostre aspettative, le deluderanno oppure le supereranno. Di certo, non sarà un anno privo di emozioni!