
Genesis Owusu.
Il giovane rapper australiano Genesis Owusu ha tutto per riuscire a diventare una star: voce, creatività, ambizione. La rubrica Rising di A-Rock dedica quindi meritatamente la sua attenzione a questa interessante figura. Buona lettura!
Genesis Owusu, “Smiling With No Teeth”
Il poliedrico artista originario di Canberra ha prodotto con “Smiling With No Teeth” un ottimo album di esordio, che esplora generi tanto vari che vanno dal funk à la Prince a ritmi soul assimilabili a Solange Knowles, ma sempre su una base rap ben riconoscibile. Insomma, una ricetta ambiziosa e non semplice da portare a compimento senza inciampare: Genesis, se eccettuiamo un numero di canzoni un po’ troppo abbondante, ci riesce.
L’inizio di On The Move! può trarre in inganno: il brano è infatti un po’ fuori contesto nell’economia del disco, troppo rumorosa (ricorda quasi On Sight di Kanye West) se paragonata ad altre perle come Waitin’ On Ya e Don’t Need You. Tuttavia, il mood del disco è sempre ambivalente: da un lato abbiamo momenti davvero godibili (Waitin’ On Ya), dall’altro esperimenti hip hop (I Don’t See Colour). Insomma, Owusu forse non ha completamente capito cosa fare da grande, ma “Smiling With No Teeth” è davvero un’interessante introduzione alla sua estetica. Menzione finale per la sua bella voce, capace di passare da toni gravi a un falsetto davvero celestiale.
Il CD si propone come un trattato sulla condizione di un uomo di colore in una società prevalentemente dominata da bianchi e in cui gli insulti razziali sono ancora purtroppo all’ordine del giorno. Il “black dog” che ricorre in tante canzoni dell’album è una metafora di un epiteto spesso affibbiato da ragazzo al rapper australiano per disprezzarne il colore della pelle. Ad esempio, in The Other Black Dog si sente dire che “All my friends are hurting but we dance it off, laugh it off”. Gold Chains affronta invece il tema ambivalente della fama per un giovane ancora acerbo, mentre A Song About Fishing parla, appunto, di un tentativo senza successo di pescare su un ritmo quasi folk.
Insomma, la varietà stilistica, timbrica e ritmica la fanno da padrone in “Smiling With No Teeth”; alle volte, verrebbe da dire, quasi troppo. Tuttavia, Genesis Owusu a conti fatti non fallisce in nessuno dei generi sperimentati, sintomo di grande talento. Vedremo in futuro dove si dirigerà musicalmente parlando, per ora però possiamo dire con certezza che “Smiling With No Teeth” è uno dei migliori lavori hip hop dell’anno.
Voto finale: 8.