Mowgli continua che è tutta salita

Tedua

Ha preso la giungla, l’ha trasformata in Trap mantenendo lo spirito Urban ed Hip-Hop. Classe ’94, di Cogoleto (Ge), si chiama Mario Molinaro e fa parte della new wave Rap Italiana. Afferma che i rapper sono i nuovi cantautori ed infatti dice di prendere ispirazione prima di tutto da De André. All’attivo ha un mixtape, “Orange County California”, ed il suo nuovo album “Mowgli”, uscito il 2 marzo.

mowgli

In quest’ultimo album si pone come il cucciolo d’uomo sopravvissuto all’interno della Giungla, metaforicamente intesa come la periferia cittadina in cui è cresciuto. Il disco viene anticipato dall’uscita del singolo Burnout, in cui Tedua prepara l’ascoltatore ad un album crudo ed allo stesso tempo molto tecnico aiutato dal produttore e amico Chris Nolan. La collaborazione con Nolan permette all’artista di esprimersi al meglio, passando dai beat cupi e graffianti di Burnout a quelli più lenti e alle sonorità più blues di Acqua (Malpensandoti). L’album è narrato dal punto di vista di due diversi alter ego dell’artista, Mowgli, la parte più sensibile, e Ryan, quella più sicura di sé a cui in Cucciolo D’Uomo domanda se è pronto a lasciar tutto per dedicarsi unicamente alla musica. E a quanto pare Ted è pronto. La scelta di non inserire alcun tipo di featuring pone questo CD come uno spartiacque con il passato, ora il ragazzo di C.O.G.O. ha preso coscienza delle proprie possibilità, sta volando alto e vuole contare solo sulle sue ali. Nella traccia Fashion Week si rende conto di cosa significhi avere successo, dimostrando però di non dimenticare le sue origini e soprattutto chi lo ha aiutato fino a questo momento, mentre in Acqua (Malpensandoti) il rapper mostra il lato più sensibile di sé, parlando di una sua vecchia relazione conclusasi anni prima e di cui ancora non è riuscito a dimenticarsi. Il ritornello di questa traccia è preso dalla canzone Malpensandoti di Dargen D’Amico contenuta nell’album “CD” del 2010. Parla del proprio passato, delle esperienze vissute da ragazzino in periferia, della gente che come lui ha vissuto quel contesto e cerca ogni giorno di migliorare la sua condizione non arrendendosi al presente e costruendosi un futuro migliore. Tedua ha voluto mostrarci una sfaccettatura della sua vita come al solito usando parole e costruzioni sintattiche complesse e metaforiche, da scoprire e comprendere ad ogni nuovo ascolto.

L’album può essere riassunto in questa strofa:

“Amare non è per i deboli

La strada non è per i deboli

Il futuro in mano ai deboli che si

sono fatti coraggio”.

Amare, come vivere in “strada”, è duro, ma il futuro sarà solo di chi ha faticato per raggiungere ciò che voleva.

Voto finale: 7.